Tram Palermo: le differenze tra versioni del progetto esecutivo

Confronto progetto tram
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Nel cuore del progetto per l’estensione della rete tram di Palermo, c’è una relazione tecnica che racconta la trasformazione di un’idea in realtà.

O meglio, due relazioni. Una datata 12 agosto 2024, l’altra 29 aprile 2025.

Apparentemente simili, in realtà la seconda versione non si limita a correggere refusi.

Dietro piccoli aggiustamenti di linguaggio, si nascondono miglioramenti tecniciprecisazioni progettuali e una visione più chiara di come sarà davvero il tram del futuro.

Vediamo cosa è cambiato e perché queste modifiche contano.


Non solo refusi: un affinamento progettuale vero

La prima cosa che salta all’occhio è il cambio del titolo di un capitolo chiave.

Nella versione del 2024 si parla di “differenze significative”.

Nella versione aggiornata si usa un termine più tecnico: “affinamenti progettuali”.

Non è solo una questione di stile. Il nuovo testo vuole sottolineare che il tracciato non è stato stravolto, ma migliorato nei dettagli.

E sono proprio questi dettagli a fare la differenza tra un progetto buono e uno eccellente.


Fermata Giulio Cesare: più flessibilità, più efficienza

Uno dei punti più importanti riguarda la fermata Giulio Cesare, che sarà il capolinea della Linea C.

Nella prima versione si legge che i binari sono tre e tutti già attrezzati per la ricarica.

Nella revisione del 2025, viene chiarito che attualmente i binari sono due, ma è prevista una predisposizione futura per un terzo.

Questa modifica rende il progetto più flessibile, pronto a ospitare un traffico maggiore o situazioni di emergenza senza blocchi.


Corso Tukory: una correzione… di orientamento

Nel tratto di Corso Tukory, la sede tranviaria era inizialmente prevista sul lato nord.

Il progetto esecutivo ha poi invertito la disposizione.

La prima relazione parlava di uno spostamento verso sud, ma nella seconda si corregge: la sede sarà sul lato est.

Un errore di orientamento, forse, ma corretto con attenzione.

La scelta non è casuale: serve a evitare cavi ad alta tensione e a ridurre l’impatto sulle strade trasversali, in particolare quelle che portano al Mercato di Ballarò.


Via Ernesto Basile: non solo binari, ma qualità urbana

Qui il cambiamento è più evidente.

Nel 2024 si parlava di eliminare gli alberi centrali per fare spazio al tram e sistemare gli spazi laterali.

Nella versione aggiornata, la trasformazione diventa molto più ambiziosapiste ciclabili su entrambi i latinuove alberature, un giardino lineare vicino all’università, e un impianto di illuminazione migliorato.

La via non sarà solo un corridoio per il tram, ma uno spazio urbano vivibile, più sicuro, più bello, più funzionale.


Opere anticipate: più arredo urbano già nel primo stralcio

Una modifica strategica riguarda l’inclusione di alcune opere di rigenerazione urbana, prima previste solo in una fase successiva. Panchine, verde, finiture architettoniche.

Tutto questo sarà già presente nel primo stralcio funzionale, rendendo subito più visibile l’impatto positivo dell’opera sulla città.


Conclusione

La relazione del 29 aprile 2025 non stravolge il progetto, ma lo rende più chiaro, più concreto e più adatto alla città reale.

Il tram di Palermo non sarà solo un mezzo per spostarsi. Sarà anche un’occasione per trasformare le strademigliorare i quartieri e riqualificare la città.

E ogni piccolo dettaglio, ogni rotatoria, ogni binario spostato di pochi metri, fa parte di questa trasformazione.

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2 Thoughts to “Tram Palermo: le differenze tra versioni del progetto esecutivo”

  1. punteruolorosso

    molto bene. continua a non piacermi il tram a batteria, preferisco i fili.
    la linea su via basile potrebbe essere l’occasione per riaprire i parco cassarà, di cui non si sa più nulla, come del resto non si sa nulla del libero grassi.

  2. FF

    Vediamo quanto ancora deve durare ‘sto giochino per avviare questi cantieri.

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